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Quale governance per le IG? Il caso delle filiere castanicole dei territori montani in Toscana
Crescenzi Angela  1@  
1 : Regione Toscana  (RT)
Via di Novoli, 27 Firenze -  Italie

Le indicazioni geografiche agroalimentari sono state riconosciute già a partire dal Reg. CEE 2081 del 1992. Ad oggi i prodotti che hanno ottenuto la registrazione sono 32, 16 DOP e 16 IGP.

Le 32 IG sono riconosciute appartengono a ben 8 differenti classi: Ortofrutticoli e cereali, Prodotti a base di carne, Oli e grassi, Prodotti della panetteria e biscotteria, Formaggi, Carni fresche, Altri prodotti dell'allegato I e Altri prodotti di origine animale.

Il valore alla produzione generato dalle IG toscane nel 2022 è pari a 179 milioni di euro (fonte Osservatorio Ismea-Qualivita), non equamente distribuito tra le diverse filiere produttive.

Alcune produzioni, a causa di eventi non arginabili dagli operatori interessati, hanno subito forte riduzione di prodotto per annualità sfavorevoli e, in molti casi, hanno determinato un abbandono del sistema di certificazione. In particolare, è il caso della castagna da frutto e dalla farina di castagne, prodotti per le quali ha ben 5 riconoscimenti: Castagna del Monte Amiata IGP, Farina della Lungiana DOP, Farina di neccio della Garfagnana DOP, Marrone del Mugello IGP, Marrone di Caprese Michelangelo DOP.

La principale causa di tale situazione è stata l'arrivo dall'estremo oriente di un insetto molto dannoso, il cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu). La produzione dei frutti del castagno, che in rari casi rappresenta l'attività principale per gli agricoltori della montagna toscana, ha avuto una forte riduzione, provocando, in molti casi, anche l'abbandono dei castagneti.

Il contrasto al il cinipide del castagno tramite l'introduzione del parassitoide Torymus sinensis ha permesso la ripresa dei castagni e una certa ripresa ma non l'uso delle DOP e IGP registrate.

L'invecchiamento della popolazione, la difficoltà di recuperare i mercati perduti hanno creato situazioni di difficile e l'incremento della sfiducia.

Come ufficio dell'assessorato all'agricoltura della Regione Toscana sono state organizzate nel corso del 2023 una serie di incontri in ciascuna realtà delle DOP e IGP castanicole, incontri in cui sono stati invitati sia gli operatori iscritti al circuito dell'IG che operatori non iscritti.

Gli incontri sono stati in quasi tutti i casi dei momenti partecipati dove sono emerse alcune situazioni su cui lavorare per migliorare la gestione dell'IG e, in taluni casi, elementi per migliorare i disciplinari di produzione per permetterne una più aderente attuazione da parte di tutti.

Agli incontri è stata in parte associata una tesi di laurea magistrale su 3 delle 5 filiere IG.

Il Reg. UE 1143/2024 prevede nuove competenze riservate alla governance delle IG, ma come possono essere assunte e sviluppate senza adeguata conoscenza e in aree in cui i giovani vanno via anche se le DOP e IGP rappresentano strumento per il territorio e sostenibilità ambientale.

Questa esperienza, svolta per il settore castanicolo, è replicabile anche ad altre realtà produttive, per nuove denominazioni o per IG in declino, dove è da costruire la cultura della governance e l'Ente pubblico è chiamato a supportare tali processi se si vuole ottenere uno sviluppo sostenibile. 



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