L'agroforestry, o agroforestazione, rappresenta un insieme di sistemi agricoli complessi che integrano la coltivazione di specie arboree e/o arbustive con colture erbacee (seminativi) e/o pascoli, oppure in sistemi promiscui che combinano colture agrarie con attività zootecniche, all'interno della stessa unità territoriale. In contesti caratterizzati da un'agricoltura intensiva, come quelli dell'Unione Europea, a partire dagli anni '50-'60, la crescente meccanizzazione agricola e la diffusione della monocoltura hanno portato a una drastica riduzione dei sistemi agroforestali, ampiamente presenti in passato. Tuttavia, sistemi agroforestali tradizionali persistono in ampie aree dei paesi del bacino Mediterraneo, inclusa l'Italia, soprattutto nelle zone marginali o meno idonee all'agricoltura intensiva. Negli ultimi anni, i sistemi promiscui agroforestali stanno guadagnando rinnovato interesse sia in Europa sia nei paesi extraeuropei, in particolare in aree sensibili ai cambiamenti di uso del suolo. Il sistema proposto prevede la coltivazione simultanea di specie arboree da frutto con l'allevamento delle ovaiole sulla stessa superficie agricola, con l'utilizzo di risorse foraggere spontanee, ottimizzando così la sinergia tra le componenti agricole e zootecniche e promuovendo un uso sostenibile e multifunzionale del suolo. Gli studi condotti hanno valutato gli effetti del pascolo delle ovaiole sulla biodiversità vegetale di copertura, il grado di contenimento delle infestanti, il miglioramento della sostenibilità della produzione primaria (nocciole) e secondaria (uova) e la qualità delle uova ottenute. Le prime prove sono state condotte nell'ambito del progetto “Corilus” in neo corileti e nel progetto “Modelli circolari” in corileti adulti e in vitigno. I risultati ottenuti hanno mostrato che il pascolo delle ovaiole ha contenuto e influenzato la composizione dello strato erbaceo. Per quanto riguarda la qualità delle uova, la maggior parte dei parametri chimici differiva significativamente nel confronto tra le uova prodotte nei siti in agroforestazione con quelle del gruppo di controllo, evidenziando l'influenza positiva delle risorse alimentari spontanee disponibili in ciascun sito. Nel complesso, i risultati confermano che il sistema proposto può svolgere un ruolo positivo aumentando al contempo la sostenibilità dei processi produttivi. Si è infatti, valutato il potenziale surriscaldamento globale (GWP 100a, espresso in Kg di CO2 eq) mediante la metodologia Life Cycle Assessment in due corileti: uno gestito meccanicamente e uno con l'allevamento di ovaiole. Dai risultati è emerso che il sistema di agroforestazione proposto è meno impattante (1185 Kg CO2 eq ha-1) rispetto al corileto meccanizzato (1198,97 Kg CO2 eq ha-1). Sulla base delle precedenti esperienze è attualmente in corso di realizzazione il progetto AGROSTART, finanziato dalla sottomisura 16.1 del PSR Sicilia 2014-2022. Il progetto ha l'obiettivo di realizzare un intervento integrato, innovativo e coerente con le esigenze specifiche del territorio ed è finalizzato alla validazione del sistema di agroforestazione e dei processi produttivi con tecnologie avanzate e metodi gestionali innovativi. In collaborazione con il CNR-ISPC, si svolgerà un'analisi storico-antropologica del nocciolo, finalizzata per un futuro riconoscimento I.G.P. O D.O.P. della "Nocciola dei Nebrodi". Particolare attenzione è posta all'adattamento di queste innovazioni ai contesti ambientali e geografici promuovendo la resilienza del settore corilicolo siciliano.